Capitolo 3 Inversione di ruoli
Era un bel pomeriggio di Aprile e Londra aveva una luce tutta nuova. Il mio amico e io passeggiavamo sereni e felici, o almeno io passeggiavo sereno lui più che altro arrancava come un’ameba. Non era mai stato il tipo di uomo che badava all’ordine ma nel suo modo di vestire e di porsi era sempre stato impeccabile, ora, invece, accanto a me c’era un uomo stanco e distrutto, senza più quell’ardore negli occhi, di un tempo.
- Che fine ha fatto Miss Houdson?
- Se n’è andata, diceva che non ce la faceva più…
- La posso capire…cosa avete fatto in questi ultimi mesi della vostra vita?
- Beh ho tentato tre volte il suicidio, ho cercato di far pietà a lei e ho provato a farmi diventare interessante questo!
Detto ciò mi porse una vecchia lettera sgualcita:
“mi dicevano che eravate il migliore, vi ammiravo e ora siete solo la brutta copia di quello che un bambino sogna! “
- Avete sempre così tanti ammiratori !?
- Quel bambino ha ragione!
- Io direi che è più un uomo sulla trentina, una persona molto precisa e anche un narcisista, probabilmente un dipendente di una banca!
- E come fate a dirlo Watson?
- Beh intanto la scrittura denota una mano ferma ma abituata a portare la penna, in più dall’angolazione delle parole possiamo intendere che adotti una posizione ben precisa in modo da non stancare la mano, è un uomo che ha completato un ciclo di studi a giudicare dalla grafia e dal banale tentativo di imitare la grammatica infantile, banale in quanto la sua saccenza gli impedisce di stravolgere eccessivamente le frasi! In più confermo che si tratta di un uomo perché poiché utilizza periodi brevi e con molti punti fermi!
Gli occhi del mio compagno mi squadravano quasi fossi un dio, anni fa accadeva il contrario e ora le parti si erano invertite.
- Direi che vi stia mandando una sfida. – dissi per allentare l’imbarazzo.
- E cosa può volere da me!
- Probabilmente sarà un mitomane e quindi vorrà che gli dimostriate di cosa siete ancora capace!
- E cosa sono capace di fare?
- Per Diana siete il miglior investigatore privato di tutta Londra e anche di tutto il regno, non potete esservi rincretinito fino a questo punto!
- No avete ragione devo reagir… (Bum!)
- Diamine, cosa succede adesso?
Holmes era di nuovo caduto in crisi. Guardandomi intorno notai l’insegna di un negozio di tessuti “Irene & co. “
- Venga la porto a casa, almeno potrà sbavare catatonicamente sul divano!
Capitolo 4 Una nuova sfida
- Ha ricevuto altre lettere da quel tale?
- Si ce ne dovrebbero essere due o tre sulla scrivania…
- Intende quell’enorme masso di pietra con incisi strani simboli runici…
- È una vecchia pietra sacrificale, era scontata e ho pensato che potesse star bene nello studio!
- Holmes…
- È stato interessante riuscire a trasportarlo…
- Holmes!!!
- È un suo regalo, me lo ha mandato dall’Irlanda!
- Holmes non può essere così disperato!
- È un regalo…
- È un sasso!
- Badi a come parla…Pietra Sacrificale…
- Per pietà si guardi, anzi no lasci stare e concentriamoci sul mitomane.
Leggendo le altre lettere mi resi conto abbastanza velocemente che non avevamo a che fare con uno squilibrato, anzi! Era un genio, un genio che aveva studiato tutti i metodi di Holmes e tutti i suoi casi risolti.
- È chiaramente una sfida, questa che le sta mandando! Il problema è capire fino a che punto è pronto ad arrivare e quali sono i suoi piani.
- Non sono sicuro di aver capito bene, lei mi sta dicendo che questo caro signore ce l’ha con me?!
- Si e anche parecchio evidentemente…non le viene in mente niente? Un possibile sospettato? Un vecchio nemico?
- Ma via John non sia ridicolo, chi vorrebbe farmi del male?
- Ad esempio mezza Londra e…aspetti mi ha chiamato per nome…non l’aveva mai fatto!
- C’è sempre una prima volta per tutti…
Era il 22 Aprile del 1898 e io e il mio amico eravamo di nuovo insieme a lavorare ad un altro caso!
Erano ormai quasi due anni che non lavoravamo più insieme e mi sentivo molto agitato, sebbene avessi collaborato in diverse occasioni con Scotland Yard e con il brillante ispettore Lestrade, si dico proprio brillante in quanto nel giro di due anni aveva finalmente recuperato credito smettendo di essere quello zotico che era e sventando migliaia di crimini, ero comunque a collaborare con un genio… Bum!
- Holmes?!
Questa volta a far cadere il mio amico era stata la famosa cantante russa Irina Krunscjinsky!