Capitolo 5 A Scotland Yard
- Ispettore Lestrade che piacere rivederla!
- Mio caro Dottor Watson, la trovo in forma, cosa che non posso dire del suo amico…chi stavolta, la figlia del fornaio?
- No la cantante…
- Incredibile come un uomo possa essere così innamorato e allo stesso tempo penoso e che l’oggetto del suo male e del suo amore gli si presenti in tutte le forme possibili… Comunque cosa posso fare per lei?
- Stiamo indagando su una nuova pista!
- Ah siete tornato in azione! Bene, Holmes, sono contento per lei!
- Ablabrughalbla…
- Si, non ci faccia caso, ora sta molto meglio quanto meno a smesso di sbavare!
- Di cosa si tratta? – chiese l’ispettore alternando lo sguardo sconvolto da me a Holmes che quasi giaceva catatonico su di una seggiolina.
- Abbiamo ragione di pensare che ci sia di mezzo un mitomane – e senza aggiungere altro porsi la lettera all’ispettore che la studiò minuziosamente.
- Beh, si non ci sono dubbi; Cosa sapete di lui?
- Ho ragione di credere che sia un uomo sulla trentina, un banchiere probabilmente e a giudicare dalla scrittura anche molto vanitoso!
- Se mi permette l’ardire non è molto su cui basarsi
- No ma è molto di più di quanto possiamo sperare, per il momento!
- Cosa volete che faccia?
- Gradirei il vostro aiuto al momento debito; non so dove voglia arrivare e ho bisogno dell’appoggio delle forze dell’ordine!
- Farò il possibile.
- Che simpatico uomo il caro ispettore vero?
- Si proprio simpatico…
- Che cosa c’è non vi sentite bene
- No tutto bene solo non mi tornavano alcune cose…credo che avrò bisogno di un altro parere…
- Dove andiamo di bello?
- A casa dell’altro Lei!
Capitolo 6 Doppio Holmes
Microft si era ritirato in un castello fuori Londra, viveva nella sua spensierata solitudine e nella sua eccentricità.
Non ero molto felice di rivederlo ma sapevo che c’era un solo uomo in grado di aiutarmi in questo caso; senza contare che si vociferava fosse anche più intelligente del mio caro compagno.
Dovemmo lasciare la carrozza all’inizio della salita e proseguimmo a piedi. Usciva raramente e viveva con pochi governanti.
In altri tempi si sarebbe potuto tranquillamente dire che fosse una splendida tenuta, adatta alle feste sfarzose e a divertimenti sfrenati, ora più che altro cadeva un po’ in rovina senza contare che molti dei locali erano stati completamente abbandonati, si dice, per qualche presunta paura, da parte del padrone di casa, di vecchi fantasmi che si divertono a disturbare i sonni di quest’ultimo.
Ci dirigemmo verso il giardino che, nonostante non curasse personalmente, sapevo essere il luogo preferito d Microft.
- Ho sentito che siete dietro ad un nuovo caso, un mitomane se non vado errato!
- Piacere di rivederla Microft, e si di nuovo all’azione, sembrerebbe una sfida per il nostro caro Sherlock
- Bene e per quale motivo siete venuto da me? Aspettate non ditemelo, voi avete bisogno del mio aiuto? Che incredibile giornata! Stanley! Dello Champagne.
- Fratello ti prego il povero dottore è preoccupato per me e pensa che sia importante per la mia integrità che si scopra con chi abbiamo a che fare, non è che con le tue conoscenze potresti?
- Certamente Sherly, vedrò cosa posso fare e non appena saprò qualcosa mi farò vivo!
- Grazie Microft – dissi porgendogli la mano
- Andiamo Watson lo sa che non lo sopporto, e comunque non deve ringraziarmi ne va dell’onore degli Holmes! Faccia i miei omaggi alla sua signora!
- Non mancherò grazie!